L’albero di Munari
Non è mai stato così semplice disegnare un albero, grazie alla tecnica del doppio di Munari, o a V come la chiamo io… è tutto più semplice.
Tratto dal libro Disegnare un albero: “La perfezione, dice un antico proverbio orientale, è bella ma è stupida: bisogna conoscerla ma romperla. Adesso che, come penso, vi sarà chiaro come disegnare un albero, non dovete seguire pedestremente quello che vi ho mostrato; se la regola ormai vi è nota potete disegnare l’albero che volete, tutto diverso da quello che avete visto in questo libro. Potete disegnarli con la matita, con la penna, col pennarello, col pennello, con il pastello, col gesso, con un pezzo di mattone, col carboncino, di cartone ondulato di carta da pacchi, di rete metallica, di plastica e mica di plastica, di cartapesta, di filo di ferro, di ottone, di alluminio, di spago, di spaghetti, di panno, di quello che vi pare. E poi, soprattutto, insegnatelo ad altri.”
Noi abbiamo usato vari colori perché così l’albero ricorda l’autunno o la primavera, molto bella anche la variante per l’albero invernale nero su bianco o bianco su nero. L’importante è raddoppiare sempre il ramo. Il risultato è garantito. Questi disegni sono stati realizzati in una classe quinta, ma l’albero potrebbe andare bene in qualsiasi classe.
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