Insegnare e imparare a leggere e scrivere: quale metodo usare? METODO MISTO

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INSEGNARE E IMPARARE A LEGGERE E A SCRIVERE IN PRIMA:

QUALE METODO USARE?

Penso che Metodo sia una parola poco appropriata, più idonea allo studio di un processo prettamente scientifico e non alla natura dell’apprendimento della letto-scrittura. Ma con la parola metodo ci capiamo subito…

In modo generico, si parla di letto scrittura in riferimento al periodo in cui i bambini iniziano a scrivere e a leggere… dai 4 ai 7 anni. In classe  prima il maggior dilemma delle insegnanti, soprattutto per chi si accinge la prima volta ad insegnare italiano, è… Quale metodo?
Ci sono diversi metodi di letto-scrittura, ognuno con le sue proprie caratteristiche… e oso dire ognuno con alcuni  LIMITI.

La lettura e la scrittura fanno parte di uno stresso processo e il loro apprendimento è simultaneo. È per questo che si utilizza il termine letto scrittura per riferirsi a tutto questo processo.

Conosciamo i vari metodi:

Metodo alfabetico

Per il suo apprendimento si segue l’ordine alfabetico: ovvero si studia ogni lettera dell’alfabeto, in ordine e pronunciando il suo nome. Con ogni lettera che si impara, si formano delle combinazioni semplici di consonanti con vocali per iniziare a formare delle sillabe (ad esempio, l + a = la). Si inizia con due lettere e poi se ne inizieranno a combinare di più, per formare sillabe più lunghe e infine parole.

Metodo sillabico

Questo procedimento per l’insegnamento della letto scrittura inizia con l’apprendimento delle vocali. In seguito si insegnano le consonanti, iniziando da quelle che sono di più facile pronuncia. Si utilizza ogni consonante con tutte le vocali: ad esempio ma, me, mi, mo, mu.

Metodo fonetico

In questo metodo di letto scrittura, si utilizza principalmente materiale di fonetica. Con questo, si insegnano prima le vocali tramite il loro suono, utilizzando figure e immagini con oggetti che iniziano con ognuna di queste. Ogni consonante che si impara viene combinata con le 5 vocali. Così si formano delle semplici sillabe: pa, pe, pi, po, pu.

Successivamente, si utilizzano queste sillabe già conosciute dai bambini per formare delle parole semplici e delle frasi che utilizzano unicamente queste parole. Infine, si insegnano le sillabe inverse, miste, complesse, dittonghi e trittonghi. Una volta che queste sillabe sono state apprese, vengono utilizzate per formare parole e frasi.

Metodo globale

I suoi creatori avvertono che questo metodo globale o analitico sarà efficace solo se si inserisce in un metodo di insegnamento che sia assolutamente concreto e intuitivo. In questo caso, si basa l’apprendimento della letto-scrittura sullo stesso modo in cui il bambino impara a parlare. Per fare questo, si presentano fin dall’inizio delle unità con un significato completo.

L’apprendimento della letto-scrittura  segue lo schema di un triangolo comprendente:
soggetto che insegna,
soggetto che impara,
oggetto d’insegnamento
.

Sulla scelta del metodo l’insegnante ha un potere straordinario ed è per questo che dobbiamo conoscere i cosiddetti “metodi” per poterne valutare pro e contro ed eventualmente scegliere.

Io consiglio vivamente di non limitarsi a un metodo, ma spaziare tra i vari stili seguendo ciò che si ritiene più idoneo per i bambini, sempre con uno sguardo rivolto alla letteratura di riferimento.

Il nostro è un codice alfabetico, definito semitrasparente, la consistenza è perfetta nel 99,99% dei casi, cioè, vi è n’alta corrispondenza tra la sillaba udita e i grafemi che si utilizzano.

Pertanto sono più favorevole  a un metodo misto:
fonetico, sillabico e globale.

Piano di lavoro basato sul metodo misto

Presentare le vocali (metodo fonetico).

Presentare le consonanti, solo dopo l’apprendimento delle vocali (metodo fonetico).

Presentare per prime le consonanti che vengono più facilmente percepite e individuate (m, l, r, f, s…), non si seguirà pertanto l’ordine alfabetico (metodo fonetico).

Ad ogni presentazione della consonante associare le vocali e quindi formare le sillabe (metodo sillabico).

iniziare con le sillabe semplici: composte da una consonante e una vocale e man mano presentare anche le sillabe complesse.

Ad ogni lettera presentata singolarmente associare un’immagine per facilitarne l’apprendimento… (metodo analogico e metodo simultaneo).

Ad esempio A di altalena, la A prende la forma di un’altalena, V di vaso, la V prende la forma di un vaso…

E’ necessario pronunciare correttamente il fonema: M non è EMME, ma M, F non è EFFE, ma F… B non è BI ma B… ecc.

Una volta che  la consonante verrà associata alla vocale, il bambino attraverso manipolazioni e giochi leggerà parole di senso compiuto con quelle lettere, si inizierà sin da subito a leggere parole con le doppie o con le sillabe inverse (metodo globale).
Ad esempio MAMMA o EMMA ecc…
Mettere a disposizione quindi, cartellini con MA ME MI MO MU ma anche con M. Per formare la parola EMMA l’alunno avrà bisogno di 3 cartellini: E – M – MA.

Sin da subito, come nel metodo globale, i bimbi leggeranno storie di senso compiuto… anche dopo aver presentato solo la lettera M. Questo evita ai bimbi di annoiarsi (metodo simultaneo di Trescore Cremasco).

Affiancare all’attività di letto-scrittura giochi linguistici (rebus, domino, crucipuzzle, cruciverba…), da proporre giornalmente a tutta la classe, per migliorare la competenza fonologica.
I giochi saranno messi a disposizione dei bimbi nell’angolo «riempitempo». Liberamente sceglieranno il gioco per rinforzare la conoscenza, seguendo il proprio ritmo di apprendimento.

Utilizzare un solo allografo: il carattere stampato maiuscolo.
Alcune lettere sono uguali in stampato maiuscolo e minuscolo, ma altre no.
Introducendo anche lo stampato minuscolo e il corsivo aumenterebbe il numero di segni da memorizzare.

Lo stampato maiuscolo è composto da aste orizzontali, verticali e diagonali, da cerchi e semicerchi, facili da realizzare.  La separazione delle lettere favorisce la ricerca di corrispondenza suono-segno.
Per questo si consiglia di usare il quadretto da 1 cm.

Stampato minuscolo e corsivo verranno introdotti a febbraio, contemporaneamente alla presentazione delle ultime consonanti.

Il corsivo è il carattere più difficile perché è composto da segni irregolari e difficili da smontare in segmenti distinti.
Il corsivo ci aiuta a scrivere più velocemente e ha valore estetico…ma non è indispensabile a livello comunicativo.

Per il bambino in difficoltà, già impegnato nell’attività di scomporre le parole in suoni, è molto importante poter contare sulla stabilità percettiva delle lettere e sulla possibilità di distinguerle l’una dall’altra.

La capacità di memorizzazione dei grafemi è la capacità del bambino di ricordare la forma del grafema e di ricordare

l’associazione grafema / fonema. In altre parole ricordare che quel grafema rappresenta quel fonema.

E’ importante esporre in classe i vari suoni, costruire tabelle della memoria con immagini, costruire tombole e giocare con carte che abbiano immagini che iniziano con il grafema, farli colorare, copiare, disegnare, far manipolare le lettere anche con farina, polenta, pasta di sale… (Montessori) ecc… La presentazione di tutte le lettere dell’alfabeto sarà accompagnata da laboratori d’arte in cui i bimbi manipoleranno le lettere.

Evitare l’astrazione il più possibile è un aspetto fondamentale: il bambino impara meglio manipolando oggetti reali.

Tutte le lettere dell’alfabeto, a partire dalle vocali, prenderanno la forma di un animale che farà parte del giardino delle meraviglie… I bambini amano gli animali e per associazione ricorderanno meglio la forma della lettera.

L’alfabetiere murale verrà esposto man mano che si presenteranno le lettere e nell’ordine in cui le presenteremo e sarà scritto con i tre caratteri (stampato maiuscolo, stampato minuscolo e corsivo).

Anche i giochi a disposizione avranno già lo stampato minuscolo e il corsivo.

Per la letto-scrittura i bimbi però saranno impegnati solo con lo stampato maiuscolo. A febbraio inizieremo gli altri due caratteri.

A mio parere, non c’è un metodo giusto o sbagliato… SONO TUTTI VALIDI.

E’ per questo che mi piace prendere spunto da tutti gli stili di insegnamento/apprendimento della letto-scrittura… Quindi METODO MISTO.

Se introdurre a settembre i 4 caratteri è solo una scelta, garantita fortunatamente dalla  LIBERTA’ D’INSEGNAMENTO.

 

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