Geometria: simmetria

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Simmetria in classe prima

Le prime attività di simmetria sono state realizzate con l’aiuto degli specchi. Negli anni ho accumulato un po’ di specchi da borsetta, li tengo a scuola proprio per questa attività.

Per prima cosa abbiamo osservato la nostra mano. Abbiamo messo la nostra mano davanti allo specchio e guardando attentamente abbiamo visto una mano sinistra e una destra perfettamente simmetriche.

Successivamente abbiamo cercato nel nostro corpo alcuni segni particolari (nei, cicatrici…) e ci siamo rispecchiati e abbiamo visto che se prima il segno era a sinistra sullo specchio era a destra e viceversa.   Lo stesso abbiamo fatto con i disegni sul nostro abbigliamento.

Poi abbiamo fatto il gioco degli specchi in palestra: un bambino dava il comando e gli altri dovevano rispondere come se fossero davanti a uno specchio.

Poi ho dato ai bimbi varie forme geometriche e di altro tipo come frutta, animali, mandala e abbiamo cercato l’asse di simmetria.

Ci siamo divertiti con le lettere dell’alfabeto e i numeri: abbiamo tracciato l’asse di simmetria, ad esempio nella B e nella X. Inoltre abbiamo notato che spostando lo specchio all’esterno delle lettere alcune si riflettevano identiche ad esempio la A o la C in base a dove posizionavamo lo specchio. La A ha un asse di simmetria verticale, la E e la N non ce l’hanno.
La E ha un asse di simmetria orizzontale, la A e la N no. Sul quaderno non abbiamo verbalizzato queste scoperte.

La settimana successiva abbiamo proseguito le scoperte sulla simmetria eseguendo questa interessante attività suggerita da Antonella Castellini che vi caldeggio vivamente perché avvicina molto i bimbi alla simmetria. Io ho svolto questa attività in una classe prima e nonostante la tenera età di chi ha svolto il lavoro le prime osservazioni i bambini le hanno fatte spontaneamente.

Ho dato ai bimbi un foglio di carta A3 che hanno diviso a metà e hanno ricavato due rettangoli. Abbiamo piegato a metà il rettangolo lungo un asse di simmetria. Abbiamo disegnato 4 punti a caso su quella metà. Ho dato loro una puntina a testa e hanno bucato i 4 punti. Aprendo il foglio si sono formati 4 punti che abbiamo chiamato gemelli. Poi li abbiamo nominati con le lettere dell’alfabeto.

I bimbi hanno fatto subito le loro osservazioni: Maestra i punti si specchiano perfettamente, sono alla stessa distanza…

Abbiamo in seguito unito i numeri gemelli A con A1, B con B1, C con C1, D con D1 con gli spaghetti. Si potrebbe utilizzare anche la lana, ma risulta più difficile.

I bimbi si sono divertiti un mondo a infilare gli spaghetti! Terminata l’attività e confrontandosi tra di loro hanno subito notato che succedeva sempre la stessa cosa nonostante i punti segnati fossero diversi.

Maestra le linee sono sempre dritte.

Abbiamo riformulato dicendo che le linee sono parallele tra di loro e perpendicolari all’asse di simmetria.

Pur non avendo ancora spiegato gli angoli, hanno afferrato bene il concetto.

Abbiamo ripetuto l’attività con l’altra metà del foglio. Stavolta abbiamo piegato lungo l’altro asse del rettangolo. Succederà la stessa cosa? Stavolta anziché mettere gli spaghetti abbiamo collegato i vari punti con la matita e poi abbiamo colorato, cercando di rispettare la simmetria.

 

La settimana successiva abbiamo lavorato su un foglio con la forma di un quadrato. Abbiamo piegato lungo la diagonale che corrisponde all’asse di simmetria e stavolta abbiamo disegnato una forma geometrica. Abbiamo eseguito i buchi sugli angoli. L’attività è stata semplice perché i bimbi sapevano cosa fare.

 

Infine abbiamo lavorato con i quadretti su due simpatici robottini.

Prima abbiamo eseguito con i buchi per vedere cosa succedeva e poi con lo specchio. L’attività si è conclusa disegnando l’altra metà del robottino con l’asse interno alla figura e un robottino con l’asse esterno alla figura.

Abbiamo anche disegnato la metà di un elefante con l’aiuto dei puntini che prima abbiamo bucato.

Il bambino che ha realizzato questo disegno, con lo specchio, ha subito notato l’errore: l’occhio e la coloritura della proboscide. In un secondo momento ha risolto colorando gli occhi tutti neri e la proboscide tutta verde.

Durante l’ora di immagine abbiamo realizzato un Notan: se ti interessa, clicca qui per la spiegazione.

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